La rassegna è tratta da siti internazionali e nazionali, in particolare dai due siti di riferimento politico e teorico: Monthly Review e Climate & Capitalism, a cui si aggiungono articoli originali proposti alla Redazione.
Fonte: Monthly Review - 01.10.2024
Il 29 luglio 2024, Nature Communications ha pubblicato un articolo innovativo di Jason Hickel (autore della Monthly Review) e dei suoi coautori, Morena Hanbury Lemos e Felix Barbour: Unequal Exchange of Labour in the World Economy, che fornisce, probabilmente, la prova più evidente di uno scambio ineguale nel commercio internazionale e nelle catene globali delle materie prime.
Fonte: Climate&Capitalism - 19.10.2024
Ogni anno, milioni di tonnellate di plastica entrano nei nostri polmoni, nel sangue e nel cervello.
Fonte: The Conversation - 09.10.2024
«Come conseguenza delle sempre più posticipate riduzioni delle emissioni, che riflettono gli attuali obiettivi politici, c'è un'alta probabilità che il riscaldamento globale superi gli 1,5 °C, e persino i 2 °C. Anche se nel lungo termine le temperature globali venissero portate al di sotto di questi livelli, un tale superamento avrebbe conseguenze irreversibili. Solo la riduzione rigorosa e immediata delle emissioni, può limitare efficacemente i rischi climatici». — Nature, 09.10.2024
Fonte: Climate&Capitalism - 14.10.2024
Secondo un nuovo rapporto coordinato dall'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), il 2023 è stato l'anno più secco degli ultimi trent'anni per i fiumi di tutto il mondo.
Fonte: Climate&Capitalism - 10.10.2024
Un nuovo studio offre la panoramica più dettagliata, fino ad ora, su come la temperatura superficiale della Terra sia cambiata negli ultimi 485 milioni di anni. I dati mostrano che la Terra è stata e può essere più calda di oggi, ma gli esseri umani e gli animali non riescono ad adattarsi abbastanza velocemente per tenere il passo con il cambiamento climatico causato dall'uomo.
Fonte: Climate&Capitalism - 09.10.2024
La crisi climatica entra in una «nuova fase critica e imprevedibile». Gli scienziati avvertono: «Il futuro dell'umanità è in bilico».
Fonte: Monthly Review - 01.03.1992
In questo articolo, tratto da "Note della Redazione" di Monthly Review, marzo 1992, Harry Magdoff e Paul M. Sweezy, all'epoca redattori della rivista, guardando verso la fine della recessione che in quegli anni affliggeva gli Stati Uniti, intravedevano una scelta che si profilava all'orizzonte: La sinistra progressista cercherà di riformare il capitalismo o lo sostituirà completamente? L'inesorabile sete di sviluppo del capitale, protesa oltre i limiti naturali, indicava secondo loro che dobbiamo scegliere la seconda ipotesi: «se ci interessa il futuro della specie umana... è meglio che ascoltiamo gli ecologisti».
Fonte: Elsevier - 01.12.2023
In un articolo scientifico pubblicato nel dicembre 2023 su Elsevier, un gruppo di ricercatori, grazie a un'analisi approfondita di dati satellitari, ha tracciato i cambiamenti di altezza e di estensione delle chiome degli alberi in tutto il continente europeo.
Fonte: Monthly Review - 01.09.2024
In un'intervista rilasciata alla rivista brasiliana Margem Esquerda, John Bellamy Foster condivide con Fabio Querido, Maria Orlanda Pinassi e Michael Löwy, le esperienze formative che hanno contribuito al suo lavoro di giovane attivista e, successivamente, di autorevole studioso del marxismo ecologico. L'intervista si conclude con un messaggio alla sinistra ecologica in Brasile e altrove: «Quali che siano le soluzioni alla crisi planetaria attuale, esse devono, in termini storico-materialistici, sorgere a partire da formazioni sociali concrete, sulla base delle quali avverranno le nuove trasformazioni rivoluzionarie».
Fonte: Stop the War coalition - 30.08.2024
Una delle rappresentazioni più evidenti dei costi ambientali della guerra si è avuta quando settecento campi petroliferi del Kuwait sono stati incendiati durante la prima guerra del Golfo, facendo fuoriuscire ben undici milioni di barili di greggio nel Golfo Persico e creando un pennacchio di fumo che si estendeva per 800 chilometri. Quasi trecento laghi di petrolio si svilupparono nell'entroterra sulla superficie del deserto, contaminando il suolo per molti anni.[1]
Fonte: Climate&Capitalism - 15.09.2024
Un nuovo ceppo di Mpox (Vaiolo delle scimmie) sta colpendo l'Africa centrale. Dall'inizio dell'anno, tredici Paesi africani hanno riportato più di 22.800 casi di Mpox e 622 decessi, il che rappresenta un aumento del 160% rispetto allo stesso periodo del 2023. È probabile che questo sia solo una frazione del numero reale. Ciò che è chiaro è che, a distanza di quattro anni, non si è imparato nulla dal COVID-19.
Fonte: Climate&Capitalism - 10.09.2024
Le concentrazioni atmosferiche di metano sono ora le più alte mai registrate da almeno 800.000 anni a questa parte.
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